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Molte persone pensano che avere un’anestesia consista nel mettere un ago con cui l’anestesista inietta i farmaci per “far dormire”; fatto questo l’anestesista ti lascia e ti risvegli quando l’intervento è finito. Non è così, l’anestesista, invece, si occupa costantemente di te durante la tua anestesia, somministrando diversi farmaci durante l’anestesia generale.
Farmaci dell’induzione per indurre l’incoscienza
Comprendono il tiopenthone o penthotal (introdotto nel 1930) ed il propofol o diprivan.
Questi farmaci sono somministrati per via endovenosa e ti rendono rapidamente incosciente in modo molto più piacevole che nel passato, quando il paziente respirava etere o cloroformio.
Farmaci analgesici per il controllo del dolore
Chiamati “killer del dolore”, comprendono gli oppiacei o narcotici. Essi sono derivati dal papavero dell’oppio (come la morfina) o sono sintetizzati in laboratorio (come la petidina, il fentanyl, alfentanil, sulfentanil e remifentanil.)
Farmaci miorilassanti per indurre il rilassamento muscolare
Sono specificamente usati per rilassare i muscoli volontari del corpo, senza però colpire la muscolatura del cuore e quella dell’intestino.
Prima dell’introduzione nel 1940 dei miorilassanti, i pazienti erano profondamente anestetizzati con alte dosi di anestetici per favorire il rilassamento muscolare in modo che il chirurgo potesse operare sull’addome o su altri organi delicati.
Oggi, invece, con l’uso dei miorilassanti i pazienti non devono ricevere né alte dosi di anestetici né essere profondamente anestetizzati. Questo ha permesso e permette di ridurre gli effetti collaterali dell’anestesia.
I rilassanti muscolari comprendono il suxamehonium (succinilcolina), il pancuronium, atracurium, vecuronium e rocuronium.
Anestetici inalatori per mantenerti incosciente
Sono chiamati anestetici inalatori perché tu li inali o li respiri.
Questi farmaci ti mantengono incosciente durante l’intervento e possono essere anche usati per indurre l’anestesia, specialmente nei bambini.
Nel 1950 è stato introdotto un nuovo agente inalatorio, l’alotano, che ha rapidamente rimpiazzato l’etere. L’alotano è stato a sua volta sostituito da farmaci inalatori anche migliori come l’enflurano, l’isoflurano, il sevoflurano e il desflurano.
Altri farmaci
Il tuo anestesista può usare altri farmaci per:
Anestetici locali
L’iniezione di un anestetico locale (xylocaina o marcaina) vicino al nervo o ad un gruppo di nervi temporaneamente blocca la trasmissione dell’impulso elettrico nel nervo. La mancanza di trasmissione comporta che l’area innervata dal nervo diventi intorpidita. Questo fenomeno è conosciuto come “blocco sensitivo” che può progredire fino all’indebolimento del muscolo, “blocco motorio”, che dipende dalla concentrazione e dalla quantità dell’anestetico locale utilizzato.
Ultimo aggiornamento il 20/10/2010