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AREA PUBBLICA > Informazioni > Durante l'intervento
Mentre monitorizza la tua anestesia, l'anestesista riporta in una cartella particolare, chiamata cartella anestesiologica:
Quello che l’anestesista registra riflette in parte gli standards locali. Ad esempio, le linee guida internazionali per la pratica dell'anestesia (USA, Canada, Australia, Gran Bretagna, Francia) descrivono la quantità minima di informazioni che devono essere registrate. Orientamenti simili esistono in altri paesi. Tali linee guida stabiliscono che in ogni paziente sottoposto ad anestesia generale, regionale o "monitored anesthesia care" la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca misurata devono essere riportati sulla cartella anestesiologica almeno ogni cinque-dieci minuti.
In alcuni momenti questo può “non essere clinicamente praticabile”, perchè, se la tua condizione è molto instabile, l'anestesista, impegnato intensamente a salvarti la vita (somministrando, per esempio, farmaci salvavita e liquidi per via endovenosa), potrebbe non essere in grado di registrare contemporaneamente la pressione sanguigna o la frequenza cardiaca sulla cartella. Superata la crisi e ripristinate condizioni stabil, l'anestesista completerà la cartella anestesiologica sulla base dei parametri registrati automaticamente dalle attrezzature anestesiologiche.
Ultimo aggiornamento il 20/10/2010
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